VignetoNivole

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Il territorio d’elezione del vitigno moscato bianco viene circoscritto, già alla fine dell’Ottocento, a “quell’insieme di colline e di vallate” delimitato a nord da Asti e dal fiume Tanaro, a sud dal fiume Bormida e “costituenti nel loro insieme una zona, che a buon diritto può chiamarsi zona del Moscato”.

All’interno di essa questa zona, definita dallo Strucchi, autore di una fondamentale monografia su questo vitigno, “la più importante di gran lunga su tutte le altre” si trovano “una serie di Comuni contigui” dove il moscato è coltivato di proposito e non solo occasionalmente dando i suoi risultati migliori.

Tra i comuni elencati dallo Strucchi figurano tra gli altri Calosso, Canelli, Castiglione Tinella, Mango e S. Stefano Belbo, a costituire quell’area che molto più tardi sarebbe diventata a buon diritto la patria riconosciuta del Moscato d’Asti D.O.C.G.

(Il Moscato di Canelli di A. Strucchi e M. Zecchini, 1895, p. 17)

Vitigno:Moscato Bianco

Esposizione:Sud-est, sud-ovest

Forma di allevamento:Guyot

Suolo:Di origine sedimentaria marina, terre bianche, sabbiose